Meloni: "Israele si fermi subito e tuteli i civili. Da Russia segnali non incoraggianti"

"Israele deve fermarsi", occorre salvaguardare “la popolazione civile”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, ospite della seconda edizione de "Il giorno de La Verità", a Palazzo Brancaccio, a Roma.
"Tutti gli attori della regione del Medio Oriente riconoscono l'Italia come uno degli interlocutori più seri e credibili, questo mi basta al di là delle polemiche. Il governo è stato chiaro dall'inizio nel dire che è stata una guerra iniziata da Hamas, siamo stati chiari nel dire che è sempre Hamas a volere che la guerra continui se non libera gli ostaggi". Ma la guerra "ha assunto contorni inaccettabili, Israele deve fermarsi immediatamente e tutelare la popolazione civile", ha continuato.
"Noi siamo tra i Paesi che al mondo hanno aiutato di più la popolazione di Gaza, con i fatti e grazie al dialogo con il Governo israeliano", ha detto rispondendo alle domande di Maurizio Belpietro. "Penso che gli attori chiave siano i Paesi del Golfo e i Paesi Arabi che hanno presentato un piano di ricostruzione per Gaza. I leader di questi paesi si sono comportati in modo responsabile e bisogna dar loro una mano. Poi sappiamo che c'è anche l'Iran, e la questione sui complica, per questo sosteniamo i colloqui Usa-Iran, che abbiamo anche ospitato".
Dalla Russia segnali “non incoraggianti”Parlando della guerra in Ucraina, Meloni ha sottolineato che "i segnali non sono incoraggianti". "Di fronte a un presidente americano, Trump, che oggi dice che non è sul tavolo l'opzione dell'Ucraina nella Nato e che la Russia va reinserita nella comunità internazionale ci si aspetterebbero da Mosca chiari e repentini passi avanti nella direzione della pace. Ma - ha aggiunto - accade esattamente il contrario: la Russia continua a rispondere a queste aperture con bombardamenti sulle strutture civili e proposte ai tavoli negoziali buone per la propaganda interna, tipo denazifichiamo l'Ucraina".
A proposito del voto per i referendum, il presidente del Consiglio ha detto: "Si fa polemica su ogni caso. Perché ho scelto di dire che andrò al seggio ma non ritirerò la scheda? Perché sono un presidente del Consiglio e penso sia giusto dare un segnale di rispetto nei confronti delle urne e dell'istituto referendario. È giusto dare un segnale di rispetto nei confronti delle urne e della consultazione referendaria, ma non condivido con sfumature diverse, i contenuti del referendum. Non votare è un'opzione, è un mio diritto. Un diritto di tutti, dei lavoratori e dei non lavoratori".
E ancora: "Su queste cose bisogna essere seri. Nella storia della Repubblica tutti i partiti hanno fatto campagna sull'astensione sui referendum. C'è poi anche un tema di merito: molti di quelli che "promuovono i referendum" sono stati al governo negli ultimi dieci anni. Se la cantano e se la suonano da soli come dicono a Roma. Invece di spendere 400 milioni di euro" avrebbero potuto agire sui temi sul referendum attraverso "un lavoro in Parlamento", dice la premier.
"Anche alcuni esponenti del Pd, tra cui Picierno e Guerini" hanno dichiarato che si recheranno alle urne e non ritireranno le schede, "è una questione tutta interna alla sinistra. Si sta cercando un nemico esterno, si sta muovendo una campagna per non dire che non c'è un problema interno alla sinistra, scaricando la responsabilità su di noi. Io rivendico la mia posizione", conclude.
Il Presidente Meloni alla seconda edizione de “Il giorno de La Verità” (LaPresse)
"Sono contrarissima a dimezzare i tempi della cittadinanza. La legge sulla cittadinanza in Italia è ottima, tra l'altro molto aperta. Noi siamo da svariato tempo tra le nazioni europee che ogni anno concedono il maggior numero di cittadinanze. Cosa diversa è accelerare l'iter burocratico una volta che si ha il diritto per accedere alla cittadinanza: è una cosa che ci interessa e ci lavoriamo. Ma non contribuirò con il referendum a portare a cinque anni i termini per concedere la cittadinanza alle persone straniere in Italia", ha detto la premier
"Che si tenti di osteggiare il governo è la cosa naturale, che si riesca vedo che è una cosa difficile. La maggioranza è compatta. Il governo ha dato molte risposte", ha detto Giorgia Meloni.
"Troppo spesso vengono raccontate cose mai accadute, ieri non c'e' stato alcuno screzio", ha continuato riferendosi all'incontro tenutosi con Salvini e Tajani per preparare il vertice sulla Nato. "Non faccio la maestra, non ho bacchettato nessuno. Sono fiera del lavoro di Salvini e di Tajani. Io lavoro perchè questa legislatura arrivi al termine con questo governo", osserva la premier.
Il Presidente Meloni alla seconda edizione de “Il giorno de La Verità” (Rainews.it)
"Italia junior partner di Francia e Germania? "Io sono più ambiziosa. Il peso dell'Italia è riconosciuto all'estero", ha detto Giorgia Meloni, ricordando gli incontri con Macron, Merz e Trump.
"Francia e Italia lavorano insieme, ho un buon rapporto con il Cancelliere Merz" ma l'Italia - osserva la premier - “deve rivendicare una sua autonomia e non fare la ruota di scorta di Francia e Germania. Tutti hanno fatto i conti con questa nuova linea di politica estera italiana. Io intendo andare avanti. Gli altri continuino a dire che l'Italia è isolata se li fanno sentire meglio...”.
"Se incontrerò di nuovo Macron? Solo questo mese ci saranno tre vertici tra Nato, G7 e Consiglio europeo. Tra poco vedrò piu Macron che mia figlia...", ha detto.
"Le persone dotate di senno vedono la realtà delle cose: tutto si può dire tranne che l'Italia sia isolata. Piuttosto ha ritrovato un ruolo da protagonista con l'autorevolezza e la franchezza. Dopo la caduta dell'ultimo governo di centrodestra si è tentato di far passare il messaggio che l'unico ruolo dell'Italia fosse quello di junior partner di Francia e Germania, io sono più ambiziosa. L'Italia deve ricordarsi che è una grande nazione, la cui centralità è riconosciuti se noi ne siamo consapevoli".
"Non mi stupisce che chi negli anni ha beneficiato" dei contributi per il cinema "ora si lamenti: qualcuno ha detto che ci comportiamo come un clan. Ma quanti attori di destra dichiarati conoscete? Noi non abbiamo notizia di esponenti di rilievo del mondo del cinema che non si dichiarino di sinistra. Questo è statisticamente impossibile in un Paese in cui la metà dei cittadini votano centrodestra. Quelli non di sinistra non dichiarano le preferenze politiche perché altrimenti non lavorano. Per me, quando un attore è bravo lavora, non me ne frega niente di cosa vota. Sono altri che si comportavano da clan, e non facevano lavorare chi non votava in un certo modo". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, ospite della seconda edizione de "Il giorno de La Verità", a PalazzoBrancaccio, a Roma.
E ancora sul tax credit: "Non butterò soldi, stiamo lavorando per garantire alle produzioni serie, in un mondo fondamentale per l'Italia come quello del cinema, di avere contributi. Ma sono accadute cose folli sul tax credit e le stiamo aggiustando. Mi sarei aspettata dal mondo del cinema che dicessero 'bravi, vi diamo una mano'. Perché ci sono storture che non aiutano il cinema a crescere".
"Il tax credit ci è costato circa 7 miliardi euro negli anni e se racconto ai cittadini cosa possiamo fare con quei soldi non posso permetterlo... Noi spendiamo soldi delle tasse degli italiani. Non sono soldi nostri, sono degli italiani e vanno usati in modo serio - ha puntualizzato Meloni. Non era serio consentire che ci fossero produzioni che prendevano milioni e poi al botteghino andavano solo decine di spettatori". La premier ha fatto l'esempio di una pellicola per cui ci sono stati "500mila euro di contributo pubblico, e attualmente ha fatto solo 2mila euro al botteghino".
"Dicono che noi vogliamo tappare la bocca agli artisti? Noi abbiamo fatto delle norme, secondo me di buonsenso, per impedire gli sprechi. L'abbiamo fatto con il Superbonus e con tutto quello su cui ci sono dei soldi delle tasche degli italiani, che secondo me vanno utilizzati in modo serio. E io penso che non fosse serio consentire che ci fossero delle produzioni che prendevano contributi pubblici milionari e poi al botteghino facevano qualche decina di spettatore", ha concluso.
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